Diagnostica neurologica

Il servizio di diagnostica neurologica di UPMC Salvator Mundi International Hospital offre la possibilità di effettuare, oltre all’Elettroencefalografia (EEG), le procedure diagnostiche di seguito descritte.

    • L’elettroencefalogramma (EEG) è il grafico registrato da uno strumento capace di registrare i fenomeni elettrici derivanti dall’attività cerebrale. L’elettroencefalogramma ha dimostrato un’enorme importanza nell’esame di pazienti affetti da epilessia, tumori cerebrali e disturbi vascolari del tessuto cerebrale. Si consideri che le differenze di potenziali misurabili sulla superficie del capo rappresentano solamente una parte molto limitata dell’attività elettrica del cervello, per cui l’elettroencefalogramma (EEG) fornisce un quadro incompleto di tutti i possibili disturbi che possono alterare l’attività cerebrale. Ogni registrazione di EEG dovrebbe, se possibile, includere un periodo di sonno.

L’Elettromiografia (EMG) e l’Elettroneurografia (ENG) sono le indagini strumentali alla base dello studio del sistema nervoso periferico (neuropatie), della trasmissione neuromuscolare (sindromi miasteniche) e dei muscoli (miopatie). Elettromiografia è il termine che viene utilizzato, comunemente, per indicare ambedue le tecniche. In effetti, nella maggior parte delle patologie, occorre utilizzare congiuntamente tali metodiche per giungere ad una diagnosi chiara.

    • L’esame elettromiografico (EMG), che si esegue inserendo nei muscoli piccoli aghi-elettrodo, valuta lo stato di salute dei muscoli che può risultare compromesso sia in condizioni patologiche come le miopatie (malattie muscolari) sia in seguito alla sofferenza del nervo motore o della radice spinale responsabile dell’innervazione di quel muscolo. Un esempio molto comune di patologia che spesso genera una sofferenza della radice spinale è l’ernia del disco intervertebrale. In tali casi lo studio elettromiografico permette di stabilire con certezza quale sia la radice nervosa compressa dall’ernia discale e soprattutto la gravità della sofferenza radicolare. L’esame EMG fornisce al neurochirurgo o al chirurgo ortopedico elementi insostituibili sia per valutare l’urgenza che per stabilire con correttezza scientifica l’indicazione ad un eventuale intervento chirurgico.
    • L’esame elettroneurografico (ENG) di superficie valuta l’integrità funzionale dei nervi periferici misurando sia la velocità di conduzione delle fibre nervose sensitive (che dagli arti portano la sensibilità al midollo spinale ed al cervello) e delle fibre nervose motorie (che dalle radici spinali conducono il comando motorio ai muscoli) che la grandezza dei potenziali generati.
      Si esegue applicando piccole scosse elettriche e registrando la risposta con piccoli elettrodi di superficie.
      L’ENG permette di ottenere informazioni fondamentali in tutte le forme di polineuropatia periferica e di differenziare fra le patologie che coinvolgono l’assone (prolungamento della cellula nervosa che porta il segnale) da quelle a carico della mielina (rivestimento dell’assone). Una malattia molto comune che spesso è complicata da una sofferenza dei nervi periferici è il diabete mellito. Un’altra, ancora più frequente, è la sindrome del tunnel carpale.