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    Diagnosi e trattamento della sindrome delle apnee notturne

    La sindrome delle apnee notturne è un disturbo caratterizzato dall’interruzione del respiro durante il sonno, dovuta all’ostruzione/occlusione transitoria delle alte vie respiratorie. Si associa al russamento e, spesso, alla bronchite cronica ostruttiva. È una sindrome complessa, dalle molteplici cause, diversamente associate tra loro.

    Cause

    Le principali sono:

    • Riduzione dell’attività del centro respiratorio e, conseguentemente, dei muscoli respiratori durante il sonno.
    • Riduzione del tono muscolare di faringe e palato molle nelle fasi di sonno profondo.
    • Aumento di volume dei turbinati nasali, delle tonsille e delle adenoidi.
    • Alterazione della struttura della mandibola (retrognazia o “mento sfuggente”).

    Conseguenze

    • Stimolo alla produzione di eritropoietina da parte del rene, con conseguente aumento dei globuli rossi, che incrementa la viscosità (densità) del sangue.
    • Attivazione dell’infiammazione cronica.
    • Aritmie cardiache.
    • Aumento della negatività della pressione all’interno del torace e conseguente produzione di ormone antidiuretico che causa accumulo di liquidi (edemi).
    • Spasmo dei vasi cardiaci (coronarie) e cerebrali con conseguenti microlesioni da alterato afflusso di sangue.
    • “Alleggerimento” del sonno con frequenti microrisvegli o risvegli notturni.

    Sintomi

    Generalmente è riconosciuta da chi dorme con il paziente perché si accorge che, oltre al russamento, compaiono interruzioni del respiro di durata variabile. Può essere confusa con: sindrome da stress, depressione, malattie metaboliche, fibromialgia reumatica, sindrome da stanchezza cronica, insonnia.

    Patologie correlate

    Generalmente è riconosciuta da chi dorme con il paziente perché si accorge che, oltre al russamento, compaiono interruzioni del respiro di durata variabile. Può essere confusa con: sindrome da stress, depressione, malattie metaboliche, fibromialgia reumatica, sindrome da stanchezza cronica, insonnia.

    Quando rivolgersi ad uno specialista

    È consigliabile rivolgersi a uno specialista in caso di:

    • Forte russamento.
    • Sovrappeso.
    • Bronchite cronica.
    • Stanchezza al risveglio.
    • Sonnolenza diurna.
    • Perdita di concentrazione.
    • Perdita della libido o disfunzioni erettili.
    • Aritmie cardiache o affanno sotto sforzo.

    Diagnosi

    • Polisonnografia: è il principale esame strumentale necessario. Non è invasivo e si effettua durante il riposo notturno mediante l’applicazione di elettrodi sulla cute, che registrano i movimenti del torace, il flusso aereo alla bocca e al naso, l’ossigenazione, la frequenza, e il ritmo cardiaco. In alcuni casi, si associa la registrazione dell’elettroencefalogramma.
    • Visita specialistica con attenta anamnesi, ascolto del paziente e valutazione delle complicanze cardiache, metaboliche, cognitive e cerebrali.

    Trattamento

    La sindrome delle apnee notturne non si cura con i farmaci. L’obiettivo principale del trattamento è quello di ripristinare nel più breve tempo possibile il corretto flusso aereo durante il sonno. A questo scopo gli approcci terapeutici sono, fondamentalmente, di tre tipi:

    • C-PAP: indossando una maschera facciale si applica una lieve pressione positiva continua alle vie aeree in modo tale da contrastare l’ostruzione meccanica.
    • Applicazione di apparecchi endorali (tipo bite) che, portando in avanti la mandibola e favoriscono il corretto flusso aereo
    • Microchirurgia o chirurgia delle prime vie aeree.